Rimasi totalmente terrorizzato dalla visione del film. TBWP era un semplice montaggio di riprese indubbiamente amatoriali, montate in schema cronologico e senza tagli. In pratica tutto il loro girato, senza distinzione tra scene con momenti privati e scene girate a scopo prettamente documentaristico.
Per tutta la durata del film non vediamo altro che scene amatoriali che, man mano i protagonisti si addentrano nel bosco e man mano intorno a loro sembrano accadere cose sempre più strane e terrificanti. Fino ad un’ultima, sconvolgente, ripresa passabile di mille interpretazioni possibili e inequivocabilmente drammatiche.
Nel film non si vede mai niente, mai una faccia, un mostro, qualcosa di sovrannaturale, niente. Vediamo solo i ragazzi e la loro paura che aumenta, vediamo riprese che si fanno sempre più mosse e veloci e sfocate, man mano che aumenta la minaccia invisibile intorno a loro. E il terrore.
Una volta Mirko mi disse che TBWP era un tipo di horror capace di smuovere corde molto sensibli e personali degli spattatori ed io sono totalmente daccordo.
Conosco molte persone che sostengono di non aver provato nessuna sensazione di inquietudine, di non essersi spaventati o di essersi addirittura annoiati.
Una volta feci vedere TBWP a Sara, lo vedeva per la prima volta. Ebbene durante il film lei non sembrava per niente toccata dagli avvenimenti, il mio cuore invece batteva così forte da pulsare anche nel divano.