Capimmo di provenire da un’altra dimensione quando eravamo bambini.
Era un luogo primordiale e oscuro attraverso il quale potevamo rievocare spiriti e avvalerci di poteri magici.
Avevamo un diario segreto nascosto sottoterra.
Incontrai Luca anni dopo, quando morì Riccardo.
Mi prestò da leggere un piccolo romanzo autobiografico di cui ho perso il manoscritto.
In un capitolo c’erano i nostri pomeriggi insieme.
Di quelle pagine mi è rimasta impressa la descrizione dei miei occhi come due chicchi di caffè.
Ci sono alcuni personaggi, argomenti o progetti che considero formativi della mia personalità e del mio stile.
Ho deciso di catalogarne alcuni nel tentativo di fare ordine.
La maggior parte sono mostri.
Questa è l’intro del Regno dei Mostri.
Una musica tipo carrillon.